Ora la blefaroplastica è meno invasiva!

Dopo quasi vent’anni di attività chirurgica palpebrale, sia funzionale che estetica, ho iniziato nel 2005 dopo una fellowship a Parigi presso il professor Morax. Oggi mi vedo tornare a tecniche decisamente meno invasive e con un post-operatorio più ridotto, ottenendo risultati assolutamente sovrapponibili rispetto a una tecnica cutanea più invasiva che necessita di gesti associati e un post-operatorio decisamente più lungo.

Infatti, oggi un buon 80% delle mie blefaroplastiche sono eseguite per via congiuntivale. Durante queste procedure, eseguo la lipectomia e, se necessario, un pinch cutaneo per rimuovere l’eccesso di cute a fine intervento. A volte integro una leggera rimessa in tensione del muscolo orbicolare laterale tramite una cantoplastica esterna per via superiore. Questo consente al paziente di recuperare molto rapidamente, potendosi truccare quasi da subito e riducendo al minimo il rischio di chemosi congiuntivale, un rischio invece reale nella blefaroplastica inferiore effettuata per via cutanea.

Quando si esegue una blefaroplastica per via cutanea e si deve intervenire sul grasso, è necessario interrompere la cute, il muscolo orbicolare e arrivare al setto. Questo comporta una denervazione del muscolo orbicolare, causando debolezza muscolare post-intervento. In questi casi, si devono associare lembi di trazione e almeno una cantopessia esterna statica per evitare retrazioni. Tuttavia, ciò comporta un post-operatorio più complesso, con possibili complicanze come la chemosi, che può essere molto fastidiosa e durare diversi mesi. Inoltre, l’interruzione completa del muscolo orbicolare e della lamella media può portare a una retrazione della lamella media con conseguente scleral show della palpebra inferiore.

Per questo motivo, ritengo che, salvo casi selezionati come quelli con festoni malari che richiedono una completa rimessa in tensione del terzo medio, sia preferibile optare per una blefaroplastica per via congiuntivale, associata a un pinch cutaneo e, se necessario, a un trattamento cutaneo per migliorare la texture e ridurre le rughe sottili della palpebra inferiore tramite peeling o laser.

È importante sottolineare che le rughe della palpebra inferiore e la qualità della pelle non possono essere trattate con la chirurgia, ma richiedono procedure mediche per migliorare la texture, la grana cutanea e combattere il fotoinvecchiamento.

https://www.esteticaoculare.it/blefaroplastica/