Sindrome dell’occhio secco

La sindrome dell’occhio secco (o dry eye syndrome) è uno dei fastidi oculari più diffusi. Questa condizione, apparentemente semplice, può compromettere significativamente la qualità della vita, causando disagio costante e, se non trattata adeguatamente, potenziali danni alla superficie oculare.

La Dott.ssa Renata Migliardi, oculista specializzata in oculoplastica e cofondatrice del Gruppo CLK di Torino, offre un approccio diagnostico avanzato e trattamenti personalizzati per questa patologia sempre più diffusa.

schema occhio secco


Cos’è l’Occhio Secco: Anatomia di un Disagio Quotidiano

L’occhio secco non è semplicemente una “mancanza di lacrime”. Si tratta di una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da:

  • Alterazione del film lacrimale: la pellicola protettiva che ricopre la cornea diventa instabile.
  • Infiammazione cronica: la superficie oculare subisce un processo infiammatorio progressivo.
  • Disfunzione delle ghiandole di Meibomio: le ghiandole palpebrali che producono la componente lipidica delle lacrime non funzionano correttamente.

Il film lacrimale è composto da tre strati essenziali:

  1. Strato lipidico esterno (prodotto dalle ghiandole di Meibomio).
  2. Strato acquoso centrale (prodotto dalle ghiandole lacrimali).
  3. Strato mucinico interno (prodotto dalle cellule caliciformi della congiuntiva).

Quando uno o più di questi strati è compromesso, si sviluppa la sindrome dell’occhio secco.

occhio secco cause


Sintomi dell’Occhio Secco: Come Riconoscerlo

I pazienti riferiscono comunemente questi sintomi:

Sintomi Principali

  • Bruciore e sensazione di sabbia negli occhi.
  • Arrossamento oculare persistente o intermittente.
  • Lacrimazione paradossa: l’occhio lacrima eccessivamente come reazione compensatoria.
  • Visione offuscata o fluttuante, specialmente durante lettura prolungata o uso di dispositivi digitali.
  • Fastidio alle lenti a contatto: impossibilità di portarle per periodi prolungati.
  • Fotofobia: maggiore sensibilità alla luce.
  • Affaticamento visivo rapido.
  • Sensazione di corpo estraneo persistente.

Quando i Sintomi Peggiorano

  • Ambienti con aria condizionata o riscaldamento centralizzato (tipici degli uffici torinesi).
  • Clima secco e ventoso (caratteristico delle zone collinari di Langhe e Roero).
  • Utilizzo prolungato di computer, tablet e smartphone (smart working).
  • Inverno piemontese: aria fredda e secca.
  • Guida notturna o in condizioni di scarsa visibilità.

Cause dell’Occhio Secco: Perché è così diffuso

1. Fattori Ambientali Specifici del Territorio

  • Clima Piemontese: Inverni rigidi con aria molto secca, escursioni termiche significative tra pianura torinese e zone montane.
  • Stile di Vita Contemporaneo: Smart working con aumento dell’uso di schermi digitali e vita indoor.

2. Fattori Fisiologici e Patologici

  • Invecchiamento: Dopo i 50 anni la produzione lacrimale diminuisce naturalmente.
  • Fattori Ormonali: Menopausa, gravidanza e terapie ormonali.
  • Patologie Sistemiche: Sindrome di Sjögren, artrite reumatoide, diabete mellito, patologie tiroidee, blefarite cronica.
  • Farmaci: Antistaminici, antidepressivi, betabloccanti, diuretici, pillola anticoncezionale.
  • Chirurgie Oculari: Post-LASIK o PRK, post-cataratta, interventi di blefaroplastica.
  • Lenti a Contatto: Uso prolungato e scorretto.

Diagnosi dell’occhio secco presso il gruppo CLK di Torino

La Dott.ssa Renata Migliardi utilizza protocolli diagnostici avanzati per identificare con precisione la tipologia e la gravità dell’occhio secco:

  • Test di Schirmer: Misura la produzione quantitativa di lacrime.
  • BUT (Break-Up Time): Valuta la stabilità del film lacrimale.
  • Colorazione con Fluoresceina: Evidenzia danni alla superficie corneale.
  • Meibografia: Imaging delle ghiandole di Meibomio per identificare atrofia.
  • Osmolarità Lacrimale: Misura la concentrazione salina delle lacrime.
  • Test MMP-9: Identifica l’infiammazione oculare.
  • Esame Biomicroscopico: Valutazione completa di palpebre, ciglia, congiuntiva e cornea.

Trattamenti dell’Occhio Secco: Soluzioni Personalizzate

La Dott.ssa Migliardi adotta un approccio multimodale personalizzato per ogni paziente.

1. Igiene Palpebrale e Misure Conservative

  • Impacchi caldi e massaggio palpebrale.
  • Detergenti specifici e rimozione del trucco.
  • Umidificatori e regola del 20-20-20 per gli schermi.

2. Trattamenti Farmacologici

  • Lacrime Artificiali: Colliri senza conservanti, gel oculari, pomate oftalmiche.
  • Antinfiammatori: Ciclosporina A topica o corticosteroidi topici (fasi acute).
  • Terapie Sistemiche: Integratori di Omega-3 e antibiotici specifici.

3. Trattamenti Avanzati Disponibili presso il Gruppo CLK

  • Luce Pulsata Intensa (IPL): Tecnologia innovativa che riduce l’infiammazione e migliora il film lacrimale. Risultati visibili dopo 3-4 trattamenti.
  • Radiofrequenza Palpebrale: Stimola le ghiandole di Meibomio.
  • Sondaggio delle Ghiandole: Rimozione dei tappi lipidici che ostruiscono le ghiandole.
  • Plug Lacrimali: Dispositivi reversibili per ridurre il drenaggio delle lacrime.

4. Trattamenti Chirurgici Oculoplastici

La specializzazione in oculoplastica permette di trattare le cause anatomiche:

  • Correzione di Ectropion (palpebra verso l’esterno) o Entropion (verso l’interno).
  • Correzione di retrazione palpebrale o lagoftalmo.
  • Tarsoraffia per proteggere la superficie oculare.

Occhio secco e blefarite: una relazione strettissima

La blefarite è spesso associata all’occhio secco, creando un circolo vizioso. La Dott.ssa Migliardi ha una particolare esperienza nel trattamento integrato di queste due condizioni.


Prevenzione dell’occhio Secco: consigli pratici

  • Per Chi Lavora al Computer: Regola 20-20-20, schermo basso, ammiccamento frequente.
  • Per Chi Vive in Piemonte: Occhiali da sole protettivi, umidificatori in inverno, bere molta acqua.
  • Alimentazione: Dieta ricca di Omega-3, Vitamina A, antiossidanti.

FAQ – Domande Frequenti sull’Occhio Secco

1. L’occhio secco si può guarire definitivamente?
È spesso una condizione cronica, ma può essere gestita efficacemente con trattamenti appropriati, garantendo un netto miglioramento della qualità di vita.

2. Quanto costano i trattamenti?
I costi variano in base al piano terapeutico. Durante la visita verrà fornito un preventivo. Molte prestazioni sono coperte da assicurazioni sanitarie.

3. Quante sedute di luce pulsata sono necessarie?
Tipicamente 3-4 sedute a intervalli di 2-4 settimane. I risultati sono visibili già dopo la prima seduta.

4. Posso continuare a usare lenti a contatto?
Dipende dalla gravità. Spesso lenti specifiche (es. silicone-idrogel) sono tollerate se gestite correttamente.

5. L’occhio secco peggiora con l’età?
Sì, la produzione lacrimale diminuisce fisiologicamente dopo i 50 anni.


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Non aspettare che i sintomi peggiorino. Con la giusta diagnosi specialistica è possibile ritrovare il comfort visivo.

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Dott.ssa Renata Migliardi
Oculista specialista in Oculoplastica – Cofondatrice Gruppo CLK Torino

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